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Questo è il secondo volume, sempre frutto di una ricerca trentennale dell'autore e ha come tema centrale la gente, ossia le persone che parlavano in dialetto, come vivevano, come lavoravano, e sullo stretto rapporto con l'ambiente e con la comunità in cui erano inserite. Nel secondo volume il dialetto si stempera in una serie di capitoli che toccano il paesaggio, la vita che si svolgeva lungo il torrente, la flora e la fauna con tanto di nomi dialettali - quasi totalmente ora scomparsi -, l'attività dei campi, gli animali da tiro, gli arnesi per l'aratura, l'economia e la storia, ben venticinque vecchi mestieri (con affiancamento degli attrezzi), la vita quotidiana, il cibo, la casa, la cucina, la cascina. E poi l'allevamento dei bachi da seta, la tramvia, i fuochi pirotecnici di Beltrami, la fabbrica del tabacco, i calzaturifici, il divertimento, le osterie, la musica, lo sport, la religiosità popolare, l'emigrazione. Decisamente accurata l'analisi dei mestieri, con interviste, schede grafiche sugli attrezzi, vecchie foto, dizionarietti ad hoc.
